Durante un percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA), può succedere che anche un embrione euploide, cioè con un corredo cromosomico corretto, non si impianti nell’utero. Ma perché le blastocisti euploidi non si impiantano?
Nonostante le tecnologie avanzate oggi disponibili per la selezione embrionale, l’impianto resta un processo biologicamente complesso e non sempre prevedibile.
Come viene selezionato un embrione?
Oggi, la selezione si basa su parametri indiretti, tra cui:
l’aspetto morfologico dell’embrione (cioè quanto “bello” appare al microscopio)
la velocità e modalità di sviluppo
la presenza di un corredo cromosomico corretto, verificato tramite PGT-A (Preimplantation Genetic Testing for Aneuploidy)
Tuttavia, queste informazioni non bastano da sole a garantire l’impianto.
Fattori nascosti che influenzano l’impianto
Un embrione può sembrare perfetto, ma nascondere fragilità non visibili in laboratorio. Alcuni fattori biologici invisibili, ma fondamentali, sono:
la qualità dei mitocondri (la “centrale energetica” della cellula)
il suo profilo metabolico
l’espressione genica e proteica
il “dialogo” con l’endometrio, cioè la comunicazione biochimica tra embrione e utero
Vediamo ora le cause più studiate che possono spiegare perché le blastocisti euploidi non si impiantano.
1. Età materna e obesità
Anche in presenza di embrioni euploidi, l’età biologica avanzata e condizioni metaboliche alterate (come obesità o insulino-resistenza) possono compromettere l’ambiente uterino.
È fondamentale valutare la salute generale e lo stile di vita attraverso parametri più precisi del solo BMI.
2. Endometrio non ricettivo
L’annidamento dell’embrione dipende da un perfetto sincronismo tra l’embrione e l’endometrio.
Se questo “dialogo” è alterato, anche un embrione sano può non attecchire.
Ad oggi, mancano ancora strumenti totalmente predittivi, ma la ricerca endometriale sta evolvendo grazie a tecniche molecolari più avanzate.
3. Qualità embrionale subottimale
Non tutti gli embrioni euploidi sono uguali. Alcuni presentano caratteristiche morfocinetiche meno favorevoli (cioè sviluppi troppo lenti o troppo rapidi), che possono influenzare le probabilità di impianto.
In futuro, l’intelligenza artificiale potrà supportare la valutazione in modo più oggettivo e standardizzato.
Conclusione: la sfida dell’impianto
Capire perché le blastocisti euploidi non si impiantano significa guardare oltre i parametri visibili e lavorare su più livelli: genetico, cellulare, endometriale e sistemico.
👉 Le nuove ricerche scientifiche, i test molecolari e la medicina personalizzata stanno aprendo nuove strade per migliorare l’efficacia dei trattamenti di PMA.
📚 Fonte scientifica: Cimadomo et al., Human Reproduction Update, 2023 – doi: 10.1093/humupd/dmad022
